martedì 19 aprile 2011

Libertas 44 - 48 Fides Montevarchi, ora è il momento di produrre miracoli...

Parziali: (14-12, 23-26, 40-42, 44-48)
Arbitri: CONTI, FACCHINI, entrambi di Livorno.

Amarissimo risveglio. Che speriamo faccia benissimo, ovvero che riesca a dare la carica giusta ad una Squadra che nella partita di domenica è apparsa come la pallida ombra di quella per la quale avevamo esultato appena la settimana precedente. Bloccata dalla paura di perdere più che spinta dalla volontà di vincere... presuntuosa ed insieme timorosa: un cocktail sicuramente perdente. Inutile a questo punto perdersi in un'analisi dei comportamenti individuali: diciamo che, genericamente, 
  • L'impostazione della fase d'attacco va un po' velocizzata per non ridursi a tentare un canestro improbabile sullo scadere dei 24 secondi.
  • Ogni tanto un tiro da fuori si può anche tentare... inutile farli solo in allenamento o nella fase di riscaldamento se in partita ci si fa prendere dal terrore di sbagliare.
  • Palle perse su "Passi, Palla accompagnata ecc..."... ragazzi, non si tratta di discutere se l'arbitro abbia fischiato giustamente o meno: si tratta di evitare che fischi. Quindi non basta non fare "Passi", non bisogna nemmeno dare la sensazione di averli fatti.
  • Rimbalzi... ricordarsi di usare due mani: per prendere un pallone con una mano sola bisogna avere mani enormi o una prensilità degna dell'Uomo Ragno.
  • Siamo "sotto"? Per favore, niente mani nei capelli, niente allargare le braccia alzando gli occhi al cielo... l'atteggiamento giusto è restare concentrati e darsi da fare per riportarsi "sopra". 
  • Uno dei compagni non è in giornata? Può capitare... l'importante è che la Squadra sopperisca e che chi è chiamato a sostituirlo si impegni al massimo, con la massima concentrazione, con umiltà (non è il momento di dimostrare che hanno fatto male a lasciarlo in panchina fino ad ora... è il momento di mettersi al servizio della Squadra) ma senza il terrore di prendere un'iniziativa (tipo: Giacomo passa ad Andrea, Andrea passa a me... oddio che faccio... meglio ripassare ad Andrea, che se la veda lui, visto che è tanto bravo). 
  • Falli subiti... ragazzi, se subite un fallo e non viene fischiato può anche darsi che non sia stato visto... non sempre gli arbitri "ce l'hanno con voi". A questo punto è forse meglio evidenziare un po' il fallo che si subisce piuttosto che commetterne uno "di reazione" o per farsi levare le mani di dosso da quel difensore-piovra.
  • Panchina "corta"... è vero che il problema c'è. Ma possibile che riesca così corta da non reggere l'urto di una Squadra di solo otto titolari?
  • Nessuna paura. In campo. Prima fatevi prendere pure dal panico e immaginate le peggio figuracce,  in campo farete sicuramente meglio... piuttosto che sottovalutare l'avversario, sopravalutatelo, prima... in campo impegnatevi al massimo e vi accorgerete che non era poi tutta sta' gran cosa.
Qualcuno si è riconosciuto in uno o più dei difetti sopra elencati? Si? Bene, si dia da fare per evitarli. No? Male... perché sono difetti comuni un po' a tutti e comunque se è giusto dare atto alla Squadra tutta dei propri meriti è anche giusto che la Squadra nella sua interezza si faccia carico delle responsabilità delle sconfitte.
Ora il compito si è fatto maledettamente difficile... e tuttavia considerarlo impossibile sarebbe tradimento. Questa Squadra l'Interzona se la deve meritare... più del Pistoia, più del Grosseto, più del Don Bosco (che la nostra sconfitta ha inopinatamente rimesso in corsa) battendo il Pistoia e mettendocela tutta per battere la Synergy. Perché solo con due vittorie il merito (oltreché la classifica) sarebbe indiscutibile. 
Lo so, è facile per chi sta in tribuna fare questi discorsi... poi in campo ci siete voi. Però se non trovate dentro voi stessi le motivazioni giuste, domandatevi pure se meritate o meno di passare all'Interzona.

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