domenica 27 febbraio 2011

Mens Sana 62-67 Libertas: non bellissimi ma vincenti


Parziali: (10-9, 22-26, 35-37, 62-67)
Arbitri: BETTARINI di  Firenze - VINCENTI di Pisa 
La prima è andata... non proprio alla grande, ma è andata. Contro una squadra molto ben impostata, agguerrita, tenicamente preparata (e anche molto smaliziata, nel senso che mi è sembrata piuttosto abile nel sfruttare ogni occasione di pressare i nostri ragazzi senza dargli mai requie) qual'è Mens Sana Siena il successo ottenuto sul campo avversario (e che campo!) potrebbe essere ritenuto appagante, e tuttavia non lo è appieno. Perchè è stata dura, molto dura... pure troppo: non si può non sottolineare che all'inizio del quarto tempo le due formazioni erano in parità e che se la difesa dei padroni di casa avesse mantenuto l'intensità espressa fino ad allora (in particolare sul nostro lungo) le cose avrebbero potuto prendere un andamento piuttosto antipatico. Sarà pure vero che anche la nostra difesa nell'ultimo quarto ha allentato un po' la guardia (tant'è che è stato il quarto col maggior numero di canestri) tardando spesso a riposizionarsi al termine dell'azione offensiva e consentendo penetrazioni su contropiede veloci che con un po' di reattività in più si sarebbero evitate... fatto sta' che solo l'allargarsi delle maglie della difesa avversaria ha consentito a Giovanni di disporre del minimo di spazio di manovra necessario sotto canestro e quindi finalmente di dilagare. Durante primi tempi infatti Giovannone era stato "marcato" alla perfezione dal suo antagonista che si era dimostrato in grado di limitare i danni prodotti dalla nostra "artiglieria pesante"... se poi si aggiunge che Andrea si è ritrovato molto presto gravato da un numero di falli per lui sicuramente inusitato (che se non gli hanno impedito di realizzare il consueto buon numero di canestri - tra cui un preziosissimo 'canestro e fallo' da 3 punti subito dopo una tripla senese - hanno poi finito per portarlo in panchina), è facile rendersi conto delle difficoltà incontrare dalla nostra Squadra.
Va anche detto che ne' Giacomo (a bocca asciutta per quanto riguarda i canestri ma fondamentale nella fase difensiva, se non altro per i due sfondamenti fischiati alla Mens Sana) ne' Giulio (pochi i punti ottenuti risperro ai tentativi fatti... devo però dire che quando gli ho chiesto il motivo del suo ostinarsi a tentare canestri improbabili, mi ha fornito una spiegazione interessante e cioè che quando si è pressati da ogni parte e c'è Giovanni nelle vicinanze, può essere meno azzardato un tiro - per l'eventuale recupero su rimbalzo - che un tentativo di passaggio) riuscivano a procurarsi valide occasioni di segnare e lo stesso può dirsi di Simone, autore di buoni canestri ma comunque in numero inferiore ai suoi "standard": se pertanto in fase difensiva le cose funzionavano piuttosto bene, in attacco si riusciva ad incidere poco.
La Libertas però si dimostrava nuovamente Squadra con la S maiuscola, con elementi in grado di compensare le lacune... Marco (in fase di conferma di una ritrovata determinazione) e un Nazareno "risorto" (nessuna intenzione blasfema!) e in stato di grazia, si rivelavano infatti pericolosissimi per i mensanini, colpendo ripetutamente il bersaglio. Quando poi la stanchezza ha cominciato a farsi sentire e le difese avversarie si sono un po' allentate, Giovanni non ha perso l'occasione di mettere il suo sigillo alla partita. Negli ultimi secondi e ormai a risultato acquisito la Libertas si sentiva improvvisamente propensa all'elargizione di regali e gratificava gli avversari (ancora combattivi, loro) di una serie di 3 canestri che con un minimo di accortezza potevano tranquillamente essere evitati.
Ora sarà il derby contro un Don Bosco reduce vittorioso da una dura tenzone contro il tenace Montecatini a dirci quali sono le effettive possibilità dei gialloblù di accedere agli spareggi per gli Interregionali. Si prospetta quindi una partita molto interessante, non solo per la carica agonistica insita in ogni derby, ma sopratutto per l'importanza del risutato in prospettiva futura.

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